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Cosa vedere ad Alberobello e dintorni

cosa vedere ad Alberobello

Alberobello è conosciuta in tutto il mondo per essere la Città dei Trulli. Forte di questa sua caratteristica, che la rende unica, la città è diventata uno dei simboli della Puglia nel mondo.

Cosa vedere ad Alberobello? Allacciate le cinture, perché parte l’avventura.

Siamo a pochi passi dalla Valle d’Itria, in quella zona in cui si incontrano la provincia di Bari, di Taranto e di Brindisi.

Alberobello, infatti, confina sia con Monopoli, Noci, Castellana Grotte, Locorotondo e Putignano, che fanno parte della provincia di Bari, ma anche con Fasano, che fa parte della provincia di Brindisi, e con Martina Franca nella provincia di Taranto.

Storia dei trulli di Alberobello

Sapete che dal 6 Dicembre 1996 i trulli di Alberobello fanno parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO? Queste particolari costruzioni sono uniche nel loro genere e in quanto tali vanno tutelate.

Prima di capire cosa vedere ad Alberobello è utile, però, conoscere un po’ di storia della città anche perché, in questo caso, si farà un vero salto indietro nel tempo.

I tholos, costruzioni preistoriche per seppellire i defunti, sono considerati i primi trulli della storia, anche se c’è da dire che i trulli di Alberobello fanno riferimento a un periodo successivo. Risalgono, infatti, al XIV secolo.

In quel periodo la zona era poco abitata e venne data in premio al Conte di Conversano che si era valorosamente distinto nelle Crociate. Fu così che alcuni abitanti dei feudi vicini ripresero a spostarsi verso Alberobello, abitandola nuovamente e rendendola uno dei centri più attivi.

Iniziarono, così, a formarsi i primi nuclei di case e la città iniziò a prendere la sua forma. Fu allora che spuntarono queste costruzioni a secco divenute poi patrimonio dell’umanità.

La scelta di costruire queste case senza malta e a secco fu dettata da due motivi. In primo luogo si evitava di pagare le tasse imposte dal Regno di Napoli sulle nuove abitazioni e, inoltre, erano facilmente distruttibili.

A queste ragioni molti storici ne aggiungono un’altra: la conformazione geografica della zona permetteva di avere a propria disposizione moltissima pietra calcarea e, pertanto, questa veniva utilizzata sempre più spesso nella costruzione di nuovi edifici.

Nel XVI secolo nel cosiddetto rione Monti si contavano già 40 trulli. Alla fine del 1700 i Borboni dichiararono Alberobello città reale.

Cosa vedere ad Alberobello e dintorni

Per chi organizza un weekend in Puglia ed è alla ricerca di luoghi particolari da vedere, la zona di Alberobello e dintorni è ricca di spunti.

Per visitare il centro di Alberobello serviranno poche ore ed è per questo che consigliamo una sosta a chi si trova in zona.

Perdersi tra le vie del centro storico della città fa vivere una favola. Per questo, ogni anno arrivano qui turisti da ogni parte del mondo, pronti a innamorarsi dei trulli e della loro magia.

Le viuzze del centro di Alberobello-Daniel Corneschi Unsplash

Rione Monti

Il Rione Monti rappresenta l’agglomerato più importante, con i suoi 1030 trulli. Passeggiando in questa zona ci si renderà conto che le costruzioni sono tutte ben allineate e si diramano in otto strade che salgono tutte verso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova. Anche questa è, naturalmente, ricavata all’interno di un trullo.

Tra le varie costruzioni impossibile non notare i trulli siamesi. Si tratta di trulli con la sommità in comune ma con ingressi su strade differenti. Anche dietro questi trulli c’è una storia molto affascinante, che vale la pena raccontare.

Chi è del posto narra, infatti, che i trulli in realtà sono stati separati solo molto dopo la loro costruzione, in seguito a un litigio furioso tra due fratelli. Ragione del contendere? L’amore di una bella ragazza.

Per chi vuole perdersi tra le viuzze del rione segnaliamo la presenza di moltissimi negozi nei trulli, nei quali è possibile acquistare prodotti tipici della zona e souvenir.

La Terrazza di Santa Lucia, che si trova nella piazza centrale del paese, è il punto panoramico per eccellenza. Da qui è possibile vedere il rione dell’alto.

Rione Aia Piccola e Casa Pezzolla

Questo rione è molto più piccolo del precedente, ma altrettanto importante. Qui tra altri 400 trulli sorge il trullo sovrano. Si tratta di un trullo a due piani che oggi è diventato un museo.

Altri 15 trulli si trovano nella zona di Casa Pezzolla. La loro caratteristica è che sono comunicanti ed è per questo che proprio qui è sorto il Museo del Territorio.

I simboli sui trulli

Chi almeno una volta ha visto un trullo non può non aver notato la presenza, sul tetto della costruzione, di alcuni simboli.

Nel corso dei secoli sono state date diverse interpretazioni a questi simboli ed è interessante capirne il significato.

Simboli sui Trulli-Foto di Maria Dolores Vazquez Unsplash

Si tratta di simboli magici e propiziatori ed è possibile ammirarli sulla cupola di ogni trullo.

Tra i simboli magici sui trulli troviamo tutti i segni zodiacali, ma anche alcuni disegni che richiamano il mondo dell’astrologia. Si tratta di simboli con significati ben precisi e ognuno di essi è di buon auspicio.

In molti casi, venivano realizzati proprio per proteggere gli abitanti della casa e per cercare l’intercessione del divino. Tanti sono anche i simboli cristiani, infatti. Il Sole, ad esempio, nella simbologia cristiana richiama la figura del divino. Sono presenti anche disegni che richiamano la religione ebraica.

Presenti anche dei simboli legati all’agricoltura come i grappoli di uva, coltivazione tipica della zona.

Cosa vedere nei dintorni di Alberobello

Da Alberobello ci si può spostare alla scoperta della Valle d’Itria e della Costa dei Trulli.

Il consiglio? Scoprire cosa vedere a Monopoli, a Polignano a Mare senza però dimenticare di fare un salto nella vicina Locorotondo, a Martina Franca e, perché no anche nella bella Ostuni conosciuta anche come la Città Bianca.

Serena Marigliano

Classe 1983, scrivo sul web da quando non era di moda. Amante del blogging, dei social e dei viaggi.

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