0

Cosa vedere vicino Bari: un viaggio tra trulli e borghi

cosa vedere vicino bari trulli alberobello

Cosa vedere vicino Bari? Solitamente, quando si pensa alla bellissima Puglia, vengono in mente le mete turistiche più note.

A pochi km dal capoluogo di regione pugliese ci sono delle chicche come Polignano a Mare, Monopoli o Alberobello. Ma ci sono anche paesi meno noti, più o meno grandi, e bellezze Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

Cosa vedere vicino a Bari, le mete meno note

Lo diciamo con un po’ di campanilismo, ma la Puglia è tutta da scoprire dal Salento al Gargano. Focalizzando l’attenzione sulla zona del barese si possono trovare dei veri e propri tesori che vale la pena inserire nel proprio itinerario.

Se siete in procinto di organizzare una vacanza in Puglia ecco cosa inserire nella lista.

Trani

Forse tra i luoghi che andremo a indicare, Trani è senza dubbio il più noto al grande pubblico. Del resto la sua reputazione la precede.

Si tratta di una città bellissima che regala degli scorci unici e decisamente instagrammabili.

Assieme a Barletta e Trani è capoluogo della provincia BAT ed è una città di circa 54.000 abitanti nella zona Nord di Bari, da cui dista 50 km.

Tante le cose da vedere a Trani, che si conferma una delle città più caratteristiche di tutta la Puglia.

Il Castello Svevo è uno dei simboli della città. Risale al 1233 quando venne fatto edificare per volontà di Federico II di Svevia e ad oggi è uno dei castelli federiciani meglio conservati anche se ci sono state delle modifiche all’architettura originale nel corso dei secoli.

L’edificio sorge dinanzi al prospetto della Cattedrale di Trani, altro simbolo della città poiché affacciata sul mare.

In realtà la storia ci racconta che questo non è stato il primo castello costruito a Trani. Prima ne esisteva un altro di origine normanna che, però, venne distrutto nel 1137. Nel 1233 Federico II chiese la costruzione di questo edificio per proteggere la città.

Il castello federiciano di Trani fu dimora del figlio di Federico II, Manfredi, che qui visse assieme alla sua seconda moglie Elena Ducas Comneno.

Con l’avvento del dominio angioino il castello non perse la sua centralità. Anzi, diventò un centro amministrativo molto importante e vide l’arrivo di molti membri della famiglia reale.

Carlo I, ad esempio, era solito soggiornare in un’ala del castello di Trani dato che qui vi dimoravano le sue figlie. Ricordiamo che nel 1268 nel castello si celebrarono le nozze di Carlo I d’Angiò e poi quelle di Filippo il secondogenito di Carlo.

Fu con l’avvento di Carlo V che il castello iniziò a subire dei cambiamenti e fu anche reso sempre più un punto di difesa per la città. Nell’800 venne trasformato nel carcere provinciale e la funzione venne mantenuta fino al 1974.

Nel 1976 l’edificio venne affidato nelle mani della Soprintendenza ai beni ambientali e artistici della Puglia per essere restaurato e riaperto al pubblico il 5 giugno 1998. Ad oggi è dichiarato Monumento Nazionale.

Trani: Foto by Unsplash

Parlando, invece, della Cattedrale di Trani possiamo dire che questo è un altro luogo simbolo della città oltre ad essere uno dei monumenti più importanti realizzati nello stile romanico pugliese.

È stata definita come “la regina delle cattedrali di Puglia” e la sua costruzione in pietra calcarea tranese le regala un colore rosa chiarissimo.

Non tutti sanno, poi, che è possibile visitare anche l’antico ghetto ebraico di Trani. La Guidecca di Trani rimanda a quello che fu il quartiere ebraico della città nato durante l’XI secolo. Lo dimostrano anche le 4 sinagoghe che vennero erette a Trani, l’ultima delle quali ultimata durante la seconda metà del 1200.

Le sinagoghe furono poi riconvertite in edifici cattolici anche se di due di esse è ancora in piedi la struttura originaria. Parliamo della sinagoga Scola Nova e della Sinagoga Museo Sant’Anna.

Locorotondo

Anche Locorotondo è una meta da prendere in considerazione. Si tratta di una cittadina tranquilla in provincia di Bari, da cui dista 64 km.

Siamo nel cuore della Valle dei Trulli, le caratteristiche abitazioni che hanno reso Alberobello famosa nel mondo e che sono presenti anche qui in zona. Dall’alto, la visione di Locorotondo è suggestiva. Il bianco candido e le cummerse rendono questo borgo assolutamente unico.

Qui sorge il trullo di Marziolla, uno dei più antichi della zona. Ricordiamo che Locorotondo confina proprio con Alberobello e quindi anche qui ci sono molti edifici di questo tipo, trasformati in larga parte in strutture ricettive.

Locorotondo – Photo by arianna260 zappia on Unsplash

Visitare il centro storico di Locorotondo è un’esperienza suggestiva. Qui le stradine sono strette e ai lati sorgono queste cummerse, tirate su con le cosiddette chiancarelle. La loro caratteristica? La forma dei tetti che ricorda quello delle baite di montagna.

Tra balconi pieni di fiorellini colorati, tra insegne votive che si trovano agli angoli delle strade si può vivere una splendida giornata. Il tutto senza rinunciare alla buona cucina pugliese e all’ottima carne alla brace, il cosiddetto fornello.

Putignano

Famosa per il Carnevale Putignano è imperdibile per chi arriva in provincia di Bari. Si tratta di uno dei borghi più belli di Puglia e vale la pena pensare di fare una tappa qui.

Foto di Salvatore Capotorto da Pixabay

Siamo sulla collina della Murgia nota per la sua origine carsica. Proprio per questo consigliamo di andare alla scoperta della Grotta del Trullo e delle altre grotte della zona.

Molto interessante anche visitare il centro storico di Putignano che regala chicche come la Chiesa di San Pietro Apostolo, nota per la presenza di un bellissimo organo del Settecento. Imperdibili anche il Museo Civico della città e il palazzo del Balì che fu la sede dell’ordine dei Cavalieri di Malta.

TripAndLove

Classe 1983, scrivo sul web da quando non era di moda. Amante del blogging, dei social e dei viaggi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *