Cambiano le regole per gli arrivi in Italia dall’estero in questa nuova fase della pandemia. Quali sono gli obblighi per i cittadini italiani che rientrano in Italia e per i cittadini stranieri che arrivano in Italia?
Dopo un iniziale inasprimento delle misure di contenimento a causa del dilagare dell’ondata della variante Omicron, iniziano nuovamente a cambiare le regole per viaggiare in Europa e nei cosiddetti corridoi turistici.
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Le nuove regole per gli arrivi in Italia dall’estero
Già dal 1° Febbraio sono cambiate alcune delle regole per i viaggi in Europa con un allentamento delle misure di contenimento.
Tuttavia, nel corso dei giorni stanno arrivando ulteriori novità che potrebbero facilitare ancora di più i viaggi all’estero e in particolare i viaggi nella Comunità Europea.
Sul sito ufficiale del Ministero degli Esteri è possibile trovare tutta la normativa in vigore per cittadini italiani e stranieri che fanno ingresso in Italia.
A partire dal 1° febbraio 2022 le misure indicate nell’articolo 2 dell’ordinanza del 14 dicembre 2021 che fanno riferimento a quelli che sono i Paesi dell’Elenco C non sono più in vigore.
Le nuove regole per l’ingresso in Italia dai Paesi dell’Elenco C prevedono l’esibizione di un green pass e non più di un green pass rafforzato.
Attualmente, quindi, per viaggiare in Europa è necessario un certificato vaccinale, un certificato di guarigione o un tampone.
Quali sono i Paesi dell’Elenco C a cui si fa riferimento?
Rientrano nell’Elenco C i seguenti Paesi:
Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Gli spostamenti da e per questi Paesi possono avvenire liberamente per qualsiasi motivazione. Questo significa che sono ammessi i viaggi per turismo. L’unico limite imposto è quello di un eventuale soggiorno o transito nei Paesi dell’Elenco E nei 14 giorni prima dell’ingresso in Italia.
Quali sono gli obblighi per gli arrivi in Italia dall’estero?
Per chi proviene da uno Stato estero ed è in possesso di certificazione di avvenuta vaccinazione con vaccino autorizzato o riconosciuto o di certificazione di avvenuta guarigione è necessario valutare il tempo trascorso.
Se si è in possesso di questi certificati da più di sei (6) mesi è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato solo grazie un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore).
La stessa regola si applica a chi ha effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia. Anche in questo caso è necessario effettuare un tampone per avere accesso alle attività con Green Pass Rafforzato.
L’effettuazione del test non è obbligatoria in caso di guarigione successiva al completamento del ciclo vaccinale primario.
Tutte le informazioni dettagliate e aggiornate si possono trovare su: Viaggiare Sicuri, il portale della Farnesina.
Quando serve il Green Pass Rafforzato in Italia
Ricordiamo che in Italia è obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto fino al 10 Febbraio 2022.
Per quel che concerne l’uso del Green Pass Rafforzato questo è necessario (fino al 31 Marzo 2022) per avere accesso a diversi servizi.
Nello specifico, serve un Green Pass Rafforzato per:
- Alberghi e strutture ricettive (anche per il servizio ristorante per i clienti)
- Mezzi di trasporto pubblico su territorio nazionale (aerei per voli nazionali, treni sul territorio nazionale, navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, autobus, funivie, cabinovie, seggiovie)
- Musei, mostre e altri luoghi della cultura
- Centri termali (con eccezione delle prestazioni essenziali per scopi terapeutici)
- Centri culturali, sociali e ricreativi
- Parchi tematici
- Parchi di divertimento
- Convegni, congressi, sagre, fiere
- Feste conseguenti a cerimonie civili e religiose
Sono esenti i minori di 12 anni e i soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica.