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Fare un Safari in Tanzania: ecco alcune informazioni importanti 

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Andare in Tanzania significa ammirare le tracce più antiche dell’uomo e i colori più belli della vegetazione e della fauna africana come leoni, gnu, elefanti, ippopotami, coccodrilli e tantissimi altri animali, che in Europa, magari qualcuno ha visto solo negli zoo. Per non parlare poi delle escursioni sul Kilimangiaro e dei tramonti d’incanto, che finora abbiamo ammirato solo in TV. 

Cotanto incanto, tuttavia, richiede una grande preparazione fisica, mentale e organizzativa. Cerchiamo di capire meglio quali consigli o informazioni possono essere utili a tal proposito.

Safari: un’esperienza lontano dalla vita quotidiana

Innanzitutto, non bisogna pensare che il safari sia un viaggio pericoloso e pesante, ma anzi il safari è una soluzione di viaggio immersiva e avventurosa. Motivo per cui si deve settare il nostro mind set e rivolgerlo verso un rapporto di totale contatto con la Natura. 

Questo è fondamentale, perché non si sa in quali situazioni, come detto non pericolose ma certamente diverse, ci si possa trovare. Come potrete leggere in questo articolo il safari non è indicato come uno dei viaggi da fare da soli, ma in gruppo o almeno in coppia. Prima di partire per un safari, inoltre, è consigliabile prendersi un giorno di riposo sia prima della partenza e sia prima di tornare alla quotidianità. 

Come prepararsi fisicamente a un safari

Secondo punto, che non è da sottovalutare. La tenuta fisica o comunque la forma fisica. Vero che ci si muove in jeep e con le guide, ma è anche vero che magari bisogna sapere resistere e camminare per qualche ora

Quindi, prima di gettarsi all’avventura, è sempre bene preparare le proprie gambe a una minima resistenza. Qui è possibile scegliere la tipologia di allenamento ideale che si fa per camminare sportivamente. 

Documenti, riferimenti e controlli sanitari prima di un safari

Passando ora alla questione burocratica e sanitaria è bene ricordare che occorre un passaporto e che questo sia valido per almeno sei mesi da quando si atterra. Inoltre, c’è, poi, da firmare un Visto che è obbligatorio e che è da richiedere online. 

Può essere un ottimo suggerimento annotarsi anche le sedi delle ambasciate e i recapiti d’emergenza. A livello di salute è sempre meglio verificare quali sono le necessarie vaccinazioni e/o se consigliate, è meglio farle. E poi, a conclusione dei suggerimenti sulla salute, è sempre bene farsi delle assicurazioni, che comprendano anche la tutela su malattie o necessità di ricoveri. 

Abbigliamento e alimentazione in un safari

L’abbigliamento deve essere a strati. In giro per i parchi occorrono pantaloni lunghi e magliette a maniche lunghe, non pesanti. 

Giacche con molte tasche, cappellino e occhiali da sole. La sera sono preferibili felpe e k-way. Per quanto riguarda l’alimentazione, la colazione è sullo stile dell’english breakfast, anche se è possibile fare anche la colazione dolce. Il pranzo comprende un antipasto unito a un piatto di riso con verdure o carne. 

La cena, infine, è fatta da una minestra di verdure, poi per primo riso o pasta e per secondo carne e pesce a scelta. Volendo si possono anche assaggiare piatti locali. Va ricordato che in caso di pranzo al sacco o in scatoletta, durante la giornata, ovviamente gli alimenti cambiano. Infine, ultima nota fondamentale è l’acquaNon va mai bevuta quella sfusa o in caraffe e bicchieri, ne tantomeno con cubetti di ghiaccio: scegliete solo acqua imbottigliata da aprire al momento. Ricordate che la frutta, va sempre sbucciata. Il pericolo è infatti di prendersi gravissime infezioni gastro-intestinali! 

Serena Marigliano

Classe 1983, scrivo sul web da quando non era di moda. Amante del blogging, dei social e dei viaggi.

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