Negli ultimi anni, il turismo lento ha conquistato sempre più viaggiatori in cerca di esperienze autentiche, a basso impatto ambientale e ad alto valore umano. Camminare per giorni o settimane lungo sentieri storici e naturalistici permette non solo di viaggiare a piedi, ma anche di riscoprire il proprio ritmo interiore, lontano dal caos e dalla velocità del mondo moderno. Se il Cammino di Santiago resta l’itinerario più celebre, esistono tanti cammini europei spettacolari che meritano altrettanta attenzione. Da percorsi spirituali immersi nei silenzi dell’Appennino, a escursioni lunghe tra le scogliere dell’Atlantico, questi itinerari offrono scenari mozzafiato, accoglienza diffusa e tappe ben segnalate. Adatti anche ai principianti se affrontati in più fasi, rappresentano un’opportunità unica per chi vuole viaggiare camminando. In questo articolo ti portiamo alla scoperta di 6 cammini da fare in Europa, tra natura, cultura e introspezione. Zaino in spalla, si parte!
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1. Cammino di San Benedetto (Italia)
Tra i cammini spirituali italiani più autentici, il Cammino di San Benedetto collega Norcia a Montecassino per circa 300 km, attraversando i luoghi più significativi della vita del Santo. Questo itinerario consente di camminare tra le verdi colline umbre e i paesaggi solitari del Lazio, toccando eremi, abbazie e borghi medievali come Subiaco, Casamari e Trevi nel Lazio. Il percorso è ben segnalato, con segnaletica bianco-blu e una buona rete di ostelli, conventi e strutture di accoglienza.
Oltre all’aspetto religioso, questo cammino è un’occasione per scoprire il cuore dell’Italia centrale attraverso una lente lenta e profonda. Il livello di difficoltà è medio: le tappe variano dai 15 ai 25 km con dislivelli moderati, adatti anche a camminatori non esperti ma con un minimo di allenamento. È ideale da affrontare in primavera o inizio autunno, quando i colori e le temperature rendono l’esperienza ancora più suggestiva.
Camminare lungo il Cammino di San Benedetto significa seguire l’invito benedettino alla “pax” e all’equilibrio tra corpo e spirito, tra contemplazione e movimento. Un’ottima scelta per chi cerca cammini simili al Cammino di Santiago ma meno affollati e più intimi.
2. Via degli Dei (Italia)
La Via degli Dei è uno dei cammini europei più belli e accessibili, perfetto per chi vuole unire storia, natura e gastronomia. Il percorso collega Bologna a Firenze per circa 130 km, seguendo antichi sentieri etruschi e romani che attraversano l’Appennino Tosco-Emiliano. Il nome “degli Dei” deriva dai toponimi delle montagne attraversate, come Monte Adone, Monte Venere e Monte Luario.
La via è ben segnalata, con tappe che variano tra i 18 e i 25 km, adatte a un livello intermedio. Si può percorrere in 5-6 giorni, anche con zaino leggero e pernottamenti in agriturismi, ostelli e rifugi lungo il percorso. Ideale da aprile a ottobre, il cammino offre scorci panoramici sulle vallate e l’opportunità di gustare prodotti locali come tortellini, salumi e vini toscani.
Tra i punti più iconici, il Monte Adone con le sue formazioni rocciose e la discesa verso Fiesole con vista su Firenze. La Via degli Dei è anche un’ottima introduzione al mondo del trekking in Europa, adatta a chi vuole mettersi alla prova senza intraprendere subito percorsi troppo lunghi o impegnativi.
3. West Highland Way (Scozia)
Tra i più spettacolari trekking europei, il West Highland Way è un must per gli amanti della natura selvaggia e dei paesaggi cinematografici. Si snoda per 154 km da Milngavie, nei pressi di Glasgow, fino a Fort William, attraversando le Highlands scozzesi. È un itinerario epico che offre panorami su laghi come il celebre Loch Lomond, brughiere infinite e vette come il Ben Nevis, la montagna più alta del Regno Unito.
Il percorso è ben mantenuto e adatto anche a escursionisti non esperti, purché abituati a camminare su lunghe distanze. Si percorre in 6-8 giorni, con la possibilità di campeggio libero (wild camping), oppure sostando in B&B, ostelli o piccoli hotel. Il periodo migliore va da maggio a settembre, evitando però i midges (moscerini locali) con spray repellenti.
Questo cammino offre un’esperienza profonda di connessione con la natura e uno spirito di avventura raro nei percorsi europei. È perfetto per chi cerca viaggi a piedi in ambienti remoti, dove ogni giorno regala scenari da cartolina e un senso di conquista autentico.
4. Camino del Norte (Spagna)
Il Camino del Norte è una delle alternative più affascinanti al classico Cammino Francese. Parte da Irún, al confine con la Francia, e arriva fino a Santiago de Compostela, lungo circa 820 km di costa atlantica spagnola. È il cammino ideale per chi vuole vivere l’esperienza del pellegrinaggio con meno folla e più silenzio, attraversando i Paesi Baschi, la Cantabria, le Asturie e la Galizia.
I paesaggi sono spettacolari: scogliere a picco sull’oceano, piccoli villaggi di pescatori, boschi e spiagge selvagge. Il tracciato è ben segnalato con le classiche conchiglie gialle e frecce, ma è più impegnativo del Cammino Francese per via dei dislivelli continui. Richiede circa 30-35 giorni per essere completato, ma molti lo percorrono in tappe.
Il Camino del Norte offre un’esperienza profonda di riflessione e solitudine. L’accoglienza è garantita da ostelli municipali ed ecclesiastici ben distribuiti. È perfetto per chi cerca cammini simili al Cammino di Santiago ma con un’anima più intima e naturalistica.
5. Rota Vicentina (Portogallo)
La Rota Vicentina è un cammino naturalistico straordinario che corre lungo la costa sud-occidentale del Portogallo, attraversando le regioni dell’Alentejo e dell’Algarve. Il percorso si divide in due itinerari principali: il Cammino Storico e il Sentiero dei Pescatori, per un totale di circa 750 km. Il primo attraversa l’interno rurale, mentre il secondo segue fedelmente la costa, tra dune, scogliere e piccole spiagge incontaminate.
È uno dei migliori itinerari trekking 2025 per chi cerca mare, natura selvaggia e buona cucina locale. La segnaletica è eccellente, e l’accoglienza diffusa va da piccoli eco-hotel a strutture rurali. È consigliato in primavera e autunno, quando il clima è mite e i fiori selvatici colorano il paesaggio.
Camminare sulla Rota Vicentina significa immergersi in un Portogallo autentico, fatto di natura potente, vento salmastro e ritmo lento. È ideale sia per escursionisti esperti che per principianti, grazie alla possibilità di affrontarlo in brevi tratti giornalieri. Un’alternativa perfetta per viaggiare camminando fuori dalle rotte più battute.
6. Le Chemin de Stevenson (Francia)
Tra i cammini europei più suggestivi c’è il Chemin de Stevenson, in Francia, ispirato al viaggio dello scrittore Robert Louis Stevenson (autore de “L’Isola del Tesoro”) nel 1878. Il percorso si snoda per circa 220 km da Le Monastier-sur-Gazeille a Saint-Jean-du-Gard, attraversando il Parco Nazionale delle Cévennes e il Massiccio Centrale.
È un cammino poetico, che alterna foreste, altipiani, valli profonde e villaggi storici. Il sentiero è ben curato e suddiviso in tappe tra 15 e 25 km, con accoglienza calorosa in B&B, gîte d’étape e piccoli hotel. È adatto a chi vuole unire escursionismo e letteratura, magari leggendo il diario di viaggio originale: “Travels with a Donkey in the Cévennes”.
Il cammino può essere fatto anche con asini da soma, proprio come fece Stevenson. È una proposta originale per chi cerca cammini in Europa che uniscano avventura, cultura e introspezione. Consigliato da maggio a ottobre.
Perché scegliere un cammino (e non una classica vacanza)
Camminare non è solo un’attività fisica: è un viaggio interiore che arricchisce corpo e mente. I benefici dei viaggi a piedi sono molteplici: migliorano la salute cardiovascolare, riducono lo stress, favoriscono la consapevolezza e la concentrazione. A differenza di una vacanza tradizionale, un cammino ti mette in contatto profondo con i luoghi attraversati, creando un legame autentico con la natura e le persone.
In un’epoca in cui il turismo di massa snatura le mete più famose, scegliere di viaggiare camminando è un gesto di sostenibilità. Si riduce l’impatto ambientale, si supportano economie locali e si scoprono angoli nascosti spesso ignorati. Ogni cammino è anche un’occasione di incontro: nei rifugi, sulle strade, nei villaggi, si condividono racconti, sorrisi e silenzi.
Infine, c’è il valore simbolico: un cammino rappresenta una metafora della vita. Si affrontano salite e discese, si imparano i propri limiti, si scoprono nuove forze. È per questo che chi parte per un cammino, spesso torna cambiato. Ecco perché scegliere un cammino può essere la miglior vacanza della tua vita.
Consigli pratici per organizzare il tuo cammino
Per scegliere il cammino giusto, valuta la durata, il livello di difficoltà e la stagione. Se sei principiante, opta per itinerari ben segnalati, con tappe brevi e servizi disponibili. Alcuni cammini possono essere affrontati anche a tratti, tornando nei weekend o durante le ferie.
Essenziale è lo zaino: deve essere leggero (massimo 10 kg) e contenere solo l’indispensabile. Includi scarpe da trekking collaudate, poncho antipioggia, borraccia, abiti tecnici, bastoncini e un kit di primo soccorso. Non dimenticare una guida cartacea o un’app di supporto.
Le migliori app per camminatori sono AllTrails, Komoot, Wikiloc e Cicerone, oltre ai forum di camminatori come il gruppo FB “Cammini d’Europa”. Per dormire, prenota in anticipo o affidati a strutture a donativo, agriturismi o campeggi.
Infine, prepara il tuo cammino anche mentalmente: rallenta, ascolta, osserva. Ogni passo sarà parte del viaggio.
Foto copertina di Tristan Pineda su Unsplash